Durante un attacco aereo di Israele, l’edificio della TV di Stato iraniana è stato colpito mentre una presentatrice era in diretta.
In un Medio Oriente (Israele soprattutto e Iran) sempre più instabile, le notizie arrivano spesso quando meno te lo aspetti. E proprio uno shock ha scosso Teheran nelle ultime ore: l’informazione nazionale è stata colpita fisicamente e simbolicamente. In un momento che ha visto convergere geopolitica, guerra e comunicazione. Le immagini e le testimonianze sono arrivate rapidamente, ma solo col tempo si è chiarito il quadro completo dell’accaduto.
L’edificio della Televisione di Stato della Repubblica Islamica dell’Iran, un’istituzione che rappresenta la voce ufficiale del Paese, è stato bersaglio di un attacco militare. L’evento non si è consumato nell’ombra, ma in piena diretta: “L’edificio della Televisione di Stato della Repubblica Islamica dell’Iran è stato colpito in un attacco israeliano. L’esplosione è avvenuta mentre la presentatrice era in diretta, hanno riferito i media iraniani condividendo un video.”

Un attacco simbolico e diretto
L’azione militare è avvenuta in un contesto già tesissimo. Gli equilibri regionali sono fragili, e i recenti scambi tra Iran e Israele hanno acceso nuove micce in un panorama carico di ostilità. La sede della TV colpita non è solo un bersaglio tattico, ma un simbolo dell’autorità e della propaganda del governo. Il video dell’attacco ha fatto il giro del mondo, mostrando una conduttrice sorpresa in diretta e il caos che è seguito all’esplosione.
Intorno alle 17:30 ora italiana, tuttavia, è arrivata una notizia sorprendente: “Intorno alle 17.30 (ora italiana) la TV iraniana ha ripreso le trasmissioni dopo l’attacco israeliano. Lo riporta Al Arabiya.” Un segnale, forse, della volontà iraniana di reagire immediatamente e di non lasciarsi intimidire.
Le parole ufficiali da Teheran
Nel tardo pomeriggio, la reazione ufficiale è stata affidata a un volto noto dell’informazione pubblica iraniana. “Il regime sionista, nemico della nazione iraniana, ha condotto pochi minuti fa un’operazione militare contro la rete di informazione della Repubblica Islamica dell’Iran”, ha detto un alto funzionario del servizio di radiodiffusione, Hassan Abedini, citato dai media israeliani.
Nel suo intervento, il funzionario ha aggiunto con fermezza: “Il regime israeliano non era consapevole del fatto che la voce della rivoluzione islamica e del grande Iran non sarebbe stata messa a tacere da un’operazione militare.” Parole forti, che mostrano la volontà di resistere e rilanciare un messaggio di forza e identità.
La notizia chiave, rivelata solo alla fine per mantenere alta l’attenzione, è dunque chiara: un attacco israeliano ha colpito in diretta l’edificio della TV di Stato a Teheran, ma l’Iran, almeno sul fronte della comunicazione, ha già risposto riprendendo le trasmissioni e riaffermando la propria voce nel mondo. Il tutto come riportato da agi.it